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Rigenerazione urbana e urbanistica tattica: il futuro delle nostre città?

Di Giada Formica

Negli ultimi anni, la rigenerazione urbana non si limita più alla riqualificazione di edifici o aree dismesse, ma abbraccia una visione più ampia, che include strategie di urbanistica tattica per una mobilità più sostenibile.

L’idea di fondo è semplice, ma rivoluzionaria: lo spazio stradale non deve essere destinato esclusivamente al traffico veicolare, ma può trasformarsi in un luogo multifunzionale, aperto alla mobilità attiva (pedonale e ciclabile) e a nuove forme di socialità, come spazi gioco o aree di incontro.

Come si trasforma una strada?

Il concetto di remaking street prevede interventi rapidi, a basso costo e altamente visibili, spesso realizzati con semplici segni grafici o elementi temporanei.
Qualche esempio:

  • Strisce pedonali ridisegnate o incroci colorati per rallentare il traffico.
  • Play street, strade temporaneamente chiuse alle auto e trasformate in spazi di gioco e socializzazione.
  • Rotatorie ripensate con vasi e arredi urbani per assumere la funzione di piazza.

L’idea è partire da piccoli interventi sperimentali, testarne l’efficacia e, se ben accolti dalla comunità, consolidarli su scala più ampia.

Il caso di Milano e il progetto Piazze Aperte

Un esempio concreto in Italia è il progetto Piazze Aperte, lanciato dal Comune di Milano nel 2018 per rigenerare spazi pubblici con investimenti minimi ma ad alto impatto. In pochi anni, sono stati realizzati 15 interventi di urbanistica tattica, creando 10.000 metri quadri di nuove aree pedonali.
Oltre a migliorare la mobilità, questi interventi hanno introdotto elementi di design urbano come installazioni artistiche, postazioni di bike sharing e perfino tavoli da ping-pong, riattivando zone sottoutilizzate, spesso in aree periferiche. Il loro successo ha portato altre città italiane a seguire l’esempio, come Bologna con il Piano emergenziale per la mobilità urbana, focalizzato sulla sicurezza delle scuole.

Un fenomeno globale con qualche domanda aperta

Esperimenti simili si trovano anche all’estero: Amsterdam, Londra, Rotterdam sono solo alcune delle città che hanno adottato con successo l’urbanistica tattica. Tuttavia, restano alcune questioni aperte:

🔹 Questi interventi possono realmente trasformarsi in cambiamenti strutturali su larga scala o rischiano di restare episodi isolati?
🔹 Quanto incidono sulla qualità della vita e quanto vengono usati come strumenti di marketing urbano?
🔹 Come si decide quali quartieri hanno più bisogno di queste trasformazioni?
🔹 Quali strategie adottare per gestire i cambiamenti nel traffico?

Se la pandemia ha dimostrato l’importanza di spazi pubblici accessibili e sicuri, oggi la sfida è capire come rendere queste soluzioni strutturali e durature, creando città più vivibili per tutti.

Fonti
Street Experiments
Orizzontale

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Headquarter D&D s.r.l.

Operational Headquarter